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Le imprese del segreto italiano: “Una storia d’amore tra l’uomo e il suo territorio”

11.12.2023

di Davide Reale

Si è svolto la sera del 4 dicembre 2023 nell’aula magna del Collegio il quarto e ultimo incontro del ciclo “Il segreto italiano”, che cerca di indagare i motivi dei molteplici e ripetuti successi delle imprese italiane, anche in ambito internazionale, nonostante i numerosi ostacoli che esse incontrano durante il loro percors. Alla conferenza hanno partecipato i Cavalieri del Lavoro Giampaolo Dallara e Ali Reza Arabnia, il professor Alessandro Zattoni e il giornalista Paolo Mazzanti, in qualità di moderatore. Il tema principale della serata è stato lo stretto rapporto che intercorre tra l’industria italiana e il suo territorio, facendo in particolar modo riferimento all’esperienza del Cavalier Dallara e quindi all’Emilia-Romagna.

Dopo una breve presentazione degli ospiti da parte di Mazzanti il professor Zattoni è entrato subito nel vivo dell’argomento sottolineando le caratteristiche principali del legame tra impresa e territorio, facendo immediatamente riferimento alla storia lavorativa del Cavalier Dallara e quindi alla cosiddetta Motor Valley italiana. L’interazione fra questo tipo di imprese e il territorio in cui si trovano è unica, difficile da spiegare se non la si vive a pieno: per il professor Zattoni “C’è una passione che rende quel territorio straordinario”. Alla base di questo rapporto c’è il concetto di Embeddedness, ovvero quel radicamento al territorio molto profondo nello spirito che anima gli imprenditori di queste aziende. Questo rende impossibile pensare all’impresa al di fuori del territorio, o viceversa al territorio senza l’impresa, poiché l’uno è imprescindibile dall’altra. Tali imprese vengono definite dal professore “imprese generative”, cioè danno vita a tutti quei fenomeni che portano beneficio sia all’azienda che al territorio e alla propria comunità. Ad esempio, alimentano relazioni mutuamente benefiche con i clienti e con i fornitori, investono molto utile, lavorano con le scuole e sponsorizzano eventi culturali.

La parola è poi passata al Cavaliere del Lavoro Giampaolo Dallara, ingegnere aeronautico, fondatore e presidente dell’omonima casa automobilistica, costruttrice di automobili da competizione. Il Cavaliere ha raccontato la sua storia lavorativa, spiegando come, dopo essersi laureato al Politecnico di Milano e aver lavorato in Ferrari, Maserati e De Tomaso abbia deciso di fondare una propria casa automobilistica. Ad oggi il Dallara Group opera dagli Stati Uniti fino al Giappone ed è fornitore di vetture dalla Formula 1 alla NASCAR. In virtù di questo grandissimo successo, il Cavalier Dallara ha sottolineato come la sua azienda abbia sempre investito fortemente in ricerca e sviluppo ma anche in formazione dei ragazzi fin dalle scuole superiori. Tutto ciò portando avanti parallelamente un impegno sia ambientale che sociale, il quale si manifesta nella creazione, qualche anno fa, di un Trust che ha come obiettivi principali quelli di non far uscire l’azienda dal territorio, reinvestire l’80% dell’utile e destinare un ulteriore 10% alla fondazione Dallara, che si occupa di sostenibilità, formazione di giovani e iniziative sul territorio. Questa decisione è stata presa, spiega il Cavaliere, “perché mi sentivo in debito col territorio, mi sentivo di dover dare delle garanzie”.

L’incontro si è rivelato molto illuminante e esplicativo dei valori che alimentano il successo delle imprese di eccellenza italiane. Ha permesso a noi studenti di considerare questo particolare aspetto da un punto di vista sia accademico e teorico che pratico e imprenditoriale. Questa grande opportunità ha messo alla luce, come ha concluso il Cavaliere del Lavoro Arabnia, che “parte del segreto italiano è creare un ecosistema straordinario attraverso queste aziende”.