Menu

Cavalieri Del Lavoro, Il Collegio Pozzani Celebra i 50 Anni | Articolo sul Sole 24 Ore

19.05.2022

articolo pubblicato sul Sole 24 Ore del 19 maggio 2022
di Valentina Melis

 

«La caratteristica fondamentale del nostro tempo è il cambiamento, che avviene secondo leggi non scritte, e queste leggi una volta scritte sono già di per sé stesse superate e occorre scriverne delle nuove. Abbiamo quindi cercato di indurre giovani a riscoprire il valore della cultura come dimensione critica, capacità logico-deduttiva, resistenza all’abitudine, al tradizionale, al già visto, per essere pronti ad aprirsi a tutto ciò che accade, tenendo presente che la società terziarizzata è una società più che di ruoli e funzioni definite, di opportunità che possono essere colte per poter organizzare ruoli e funzioni in numero veramente illimitato».

È una riflessione che potrebbe essere stata scritta oggi, e che invece risale al 1987. È la citazione di un editoriale di Giovanni Cavina (1924-2009), ideatore e direttore per un quarto di secolo della Residenza universitaria Lamaro Pozzani di Roma, della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro (oggi Collegio universitario, www.collegiocavalieri.it).

Al centro del progetto educativo del Collegio, avviato nell’anno accademico 1971/1972, c’è l’idea di inserire giovani meritevoli in un percorso culturale che affianca agli studi
accademici corsi di lingue, diritto, informatica, cultura d’impresa, a prescindere dalla facoltà frequentata da ciascuno. I laureati usciti dalla Residenza, fino a oggi, sono 584: il 42% lavora in azienda, il 19% nella ricerca. Gli altri lavorano in istituzioni pubbliche o internazionali o sono liberi professionisti. Oggi quel progetto compie mezzo secolo e guarda al futuro: se ne parlerà al convegno «Merito, sostenibilità, inclusione. Quale eredità per i prossimi 5o anni», organizzato dall’Associazione Alumni del «Lamaro Pozzani», in programma sabato 21 maggio a Roma (dalle io, al Mai).

Parteciperanno il presidente della Federazione, Cavalier Maurizio Sella, il presidente onorario Alfredo Diana e la presidente delle Attività di formazione Linda Orsola Gilli. Interverranno sul tema «Crescita e coesione: il merito è la cura?» il presidente del Censis Giuseppe De Rita, la rettrice della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Sabina Nuti, il generale Fernando Giancotti e Sara Bernardini, laureata del Collegio e docente di Intelligenza artificiale al Royal Holloway di Londra.

Durante l’incontro sarà presentato il libro «L’Abbazia laica. Giovanni Cavina educatore visionario» (Campisano Editore), che raccoglie oltre 250 editoriali scritti in 3o anni dal direttore, sul mensile «Panorama per i giovani». Nella prefazione Giuseppe De Rita ricorda che «a Cavina interessava formare i giovani a qualcosa di più, a una capacità sottile di capire processi economici e sociali in atto, di assorbire le culture non accademiche, di collegare in orizzontale vari campi del sapere».

LEGGI SUL SOLE 24 ORE