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NON SOLO COLLEGIO | Premio di Laurea “Francesco Parrillo”, insigniti Giorgia Pelagalli e Pietro Cutaia

04.11.2021

di Luigi Pizza

Due allievi Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, Giorgia Pelagalli e Pietro Cutaia, sono stati insigniti del Premio di laurea “Francesco Parrillo”. La consegna del Premio è avvenuta a margine della 53esima Giornata Nazionale del Credito, tenuta a Roma, giovedì 4 novembre 2021, nelle Scuderie di Palazzo Altieri.

Il Premio è assegnato a giovani laureati che abbiano concluso gli studi, con il massimo dei voti ed un eccellente percorso accademico. Il riconoscimento consiste in un assegno in un assegno di euro 2000 ed in una pergamena ricordo.

Durante l’evento, grazie all’esperienza di autorevoli personalità nel campo dell’economia e della finanza, si sono cercate soluzioni innovative e nuovi modelli di business equi e sostenibili che possano risolvere i problemi socioeconomici causati dalla crisi pandemica.

Il discorso d’apertura è stato tenuto dal Cavaliere del Lavoro, nonché Presidente dell’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito, Ercole P. Pellicanò, il quale ha ricordato il defunto Vincenzo Desario, già direttore generale e governatore della Banca d’Italia.

A seguire, la relazione del Direttore Generale della Banca d’Italia e Presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, Luigi Federico Signorini, che si è soffermato sui corretti comportamenti delle banche nel periodo pandemico che hanno trainato la ripresa economica, tra le quali l’accresciuta erogazione di finanziamenti, l’abilità nell’accrescere tempestivamente le rettifiche sui crediti e la loro prudenza nella distribuzione dei dividendi. Questi interventi sono stati talmente proficui che il Roe delle maggiori banche quotate italiane oggi si colloca su un livello simile a quello pre-pandemia.

A questo punto inizia la tavola rotonda sulla tematica al centro dell’incontro, coordinata da Marcello Messori, Professore di Economia alla LUISS, che ha voluto inserire in un quadro regolamentare e chiaro le analisi che seguiranno.
Primo a prendere la parola è il Cavaliere del Lavoro  Gaetano Miccichè, dirigente di Intesa Sanpaolo SpA, che ha sottolineato come l’evoluzione della politica europea apra opportunità per effettuare riforme e rilanciare gli investimenti pubblici e vi sia la possibilità di recuperare risorse umane altamente professionalizzate per valorizzare le imprese, basandosi sulla mobilitazione della liquidità e l’offerta di servizi da parte dei grandi gruppi bancari.

Successivamente il Cavaliere del Lavoro Antonio Patuelli, Presidente dell’ABI, continua la discussione soffermandosi sulla disponibilità di risorse liquide, sulla creazione di schemi d’incentivo atti alla mobilitazione delle consistenti risorse delle famiglie italiane e sul tema di un sistema fiscale che combini equamente la tassazione sui risparmi e quella sulle imprese.

Passando al lato assicurativo, il Cavaliere del Lavoro Bianca Farina, Presidente ANIA, sottolinea il ruolo delle assicurazioni nell’esecuzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Proprio questo settore, infatti, potrà svolgere una funzione di sostegno della struttura sociale in vista delle modifiche del welfare atte al favorimento della transizione verde e digitale.

In seguito Vincenzo Cipolletta, Presidente FEBAF e AIFI, individua l’ambito che deve essere riservato ad intermediari finanziari che hanno la capacità di assumere i rischi di finanziare attività reali. Si sofferma inoltre sulle previsioni di ricapitalizzazione delle piccole e medie imprese e sulle opportunità offerte da Cassa Depositi e Prestiti nell’avvicinare il settore pubblico a quello privato.

Il cavaliere del Lavoro Aurelio Regina, delegato della presidenza di Confindustria per l’Energia e Presidente di Fondimpresa, evidenzia l’insufficienza del pur corposo PNRR per finanziare gli investimenti privati necessari alla transizione energetica del Paese, la necessità della stabilizzazione dei prezzi e l’esigenza di avere una classificazione diversa dei finanziamenti alla formazione.

Infine, Salvatore Rossi, Presidente di Telecom Italia S.p.A, spiega come la dimensione di un’impresa modifichi la sua esigenza di servizi finanziari, sottolineando che tali servizi devono essere adeguati alle esigenze specifiche delle singole imprese e che la mobilitazione della ricchezza finanziaria deve portare alla chiusura del gap fiscale tra di esse.

 

Luigi Pizza