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“Where the rubber hits the road”, Jeff Thindwa: Contro la corruzione è cruciale il “Social engagement”

Incontri serali | Webinar

26.02.2021

Antonio Nicoliello

Dopo aver visto la partecipazione di eminenti figure del panorama nazionale, il ciclo di incontri “Trasparenza ed etica d’impresa” del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro Lamaro Pozzani si arricchisce anche di un ospite internazionale. Si tratta di Jeff Thindwa, attualmente Program Manager for the Global Partnership for Social Accountability (GPSA) in the Governance Global Practice alla World Bank e già Practice Manager for Open and Collaborative Governance.

“La corruzione è testarda ma non intrattabile”, così chiosa Thindwa. Ci troviamo, infatti, di fronte a un fenomeno estremamente multisettoriale e soprattutto, a differenza di quanto si possa pensare, non legato a un singolo, ma piuttosto ad una rete di attori che tessono la tela. Alla sua così grande rilevanza a livello internazionale contribuiscono anche sicuramente in larga misura gli alti costi economici affrontati dai governi. Basti infatti pensare, per esempio, che annualmente vengono spesi ben dieci trilioni di dollari nel sistema degli appalti pubblici. Questo ci permette di comprendere come, con la situazione pandemica globale, che ha contribuito a creare e acuire problemi sociali ed economici, ci sia un alto rischio che la situazione possa peggiorare a causa dell’ingente flusso di fondi che giunge nelle casse degli Stati per favorirne la ricostruzione e il risanamento.

Ad oggi, purtroppo, siamo ancora molto lontani dall’eliminare questo enorme problema, come emerge anche dagli spaventosi dati raccolti dalla World bank, dai quali risulta, per fare un esempio fra i più eclatanti, che globalmente ben una persona su quattro ha pagato, o si trova tuttora a pagare, una tangente. D’altro canto, è proprio la sua complessità a rendere difficile, o meglio impossibile, individuare una soluzione unica e universale a questo fenomeno e a costringerci, dunque, a fare affidamento su una combinazione di più fattori.

In primo luogo, essendo spesso questo fenomeno sintomo di una debolezza o inefficacia del governo, c’è bisogno di una leadership politica forte che sia capace da un punto di vista istituzionale e soprattutto perfettamente trasparente con i suoi cittadini. Bisogna infatti pensare che più le informazioni siano accessibili al pubblico più ci sia la possibilità che nascano soluzioni popolari che possano risolvere i problemi con cui ogni governo deve quotidianamente confrontarsi. Ruolo cardine in quest’ottica è ovviamente anche quello delle nuove tecnologie che permettono di digitalizzare grandi quantità di dati, molto utili spesso per prevenire l’insorgere di conflitti di interesse ed evidenziare attività illecite o non giustificate.

Il passo più importante, e al contempo più difficile, è però quello di creare un meccanismo di responsabilità sociale sensibilizzando la popolazione sull’importanza del suo coinvolgimento nelle decisioni pubbliche. Molto spesso, infatti, il cittadino ha aspettative molto basse nei confronti del governo o tende a vederlo come un qualcosa di astratto e lontano da sé. Dovrebbe, invece, essere iniziato al processo di partecipazione: è necessario che comprenda che in realtà il governo è lì grazie a lui e per lui e che quindi, in poche parole, e lui è il padrone e il governo il servo.

Dimostrazione tangibile dell’importanza del social engagement è quanto avvenuto nel suo paese natale, il Malawi, in cui molti libri venivano rubati dalle scuole pubbliche e rivenduti a istituzioni private. Grazie però all’istituzione del “Malawi Economic Justice Network”, un’organizzazione civile che, tra le altre cose, si occupa del tracciamento di questi libri, il tasso di furto in quattro anni è stato ridotto addirittura dell’80 %.

In conclusione, sono state analizzate le strategie che ogni governo dovrebbe adottare per favorire un efficace sviluppo globale, abilmente sintetizzate da Thindwa in cinque punti:

  • Promuovere standard globali che possano aver impatto sullo sviluppo mondiale e monitorarli costantemente
  • Combattere lo State Capture creando efficienti metodi di diagnosi della corruzione per identificare i meccanismi con cui avviene (solitamente denaro o potere)
  • Investire in un approccio settoriale e in particolare sulle infrastrutture e sul capitale umano (istruzione e sanità)
  • Assicurare una trasparenza “ad alta definizione” tramite strumenti che analizzino grandi quantità di dati e li organizzino efficacemente
  • Guardare al ruolo e all’efficienza di chi fornisce i servizi soprattutto tramite il feedback dei cittadini, che costituisce l’unica prova tangibile dell’effettiva utilità di un dato servizio