Il 5 dicembre 2019, presso la promoteca del Campidoglio, si è tenuta la cerimonia di assegnazione del 5° Premio Roma, nato nel 2015 grazie alla lungimirante idea del Cavaliere del Lavoro Ercole P. Pellicanò, che ha scelto di attribuire un riconoscimento a coloro che hanno contribuito allo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese. Quest’anno all’apertura della cerimonia è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Fabrizio Saccomanni, che tra i numerosi incarichi svolti nel corso della sua vita è stato anche Presidente della giuria di assegnazione del Premio.
Il Premio alla Carriera è andato al Piero Angela, che nel corso della sua attività di divulgatore ha saputo portare un’informazione di qualità nelle case degli Italiani. La laudatio di Salvatore Rossi è stata occasione di una riflessione sullo stato dell’informazione attuale, distorta da incompetenza e malafede che tendono a ridicolizzare competenza ed esperienza: in tal caso, meglio parlare allora di disinformazione, alla quale il divulgatore si deve opporre, producendo un sapere corretto ma allo stesso tempo accessibile al vasto pubblico. Angela ha invece evidenziato come non sia la politica a produrre ricchezza, ma bensì la concorrenza, l’istruzione e l’innovazione tecnologica.
Proprio l’innovazione è stato uno dei motivi dell’attribuzione del Premio all’Economia al Cav. del Lavoro Sonia Bonfiglioli, la cui azienda ha saputo porre attenzione all’innovazione, al rispetto dell’ambiente e dei lavoratori e all’internazionalizzazione. Il Cav. Bonfiglioli ha osservato come il mondo stia attraversando la Quarta Rivoluzione Industriale, che grazie alla comunicazione in tempo reale permette di lavorare a ritmi mai visti prima. Se da un lato questo processo è inarrestabile, dall’altro non è qualcosa da temere ma da governare sfruttando le opportunità che esso offre per raggiungere nuovi obiettivi.
Il ritmo sempre più rapido del mutamento è stato anche al centro dell’intervento di Ilvo Diamanti, insignito del Premio alla Cultura per aver saputo coniugare nei suoi studi l’analisi del territorio, della società, della politica e della geopolitica, al fine di offrire analisi e interpretazioni dei cambiamenti che hanno interessato la società italiana dal Secondo Dopoguerra ad oggi. In un mondo in continua evoluzione un’analisi del presente diventa un’analisi del passato prima ancora di essere stata completata, e le informazioni (comprese quelle inesatte) circolano in maniera così rapida e intensiva che ormai è la percezione influenza la realtà piuttosto che dipendere da essa. Questa percezione distorta della realtà spesso porta poi a tensioni sociali ed emarginazione.
Il Premio Speciale è stato assegnato all’Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, per essersi distinto appunto nella lotta all’emarginazione, avviando con la sua fondazione una vasta serie di progetti per aiutare gli ultimi non solo in Italia ma anche in varie parti del Mondo. A titolo di esempio, Il Villaggio Emanuele, creato a Roma, è un centro modello dove si ospitano e si seguono cento malati di Alzheimer in un ambiente confortevole e sicuro. Il villaggio, di cui l’Avv. Emanuele ha curato personalmente la realizzazione, ha anche ricevuto la visita e l’ammirazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Francesco.
Per concludere, come ha osservato Marcello Messori, un filo rosso collega i premi, ossia l’interdipendenza di sviluppo, informazione e integrazione, ognuno dei quali può procedere al meglio solo se coordinato con gli altri in una visione d’insieme ad ampio respiro.