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Alumni, Davide Masi: La forza del Collegio? Spirito d’impresa e relazioni umane

Incontri serali

05.11.2019

di Luca Gianmanco

Lo stretto legame che sussiste tra il Collegio dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” e i suoi laureati è la prima cosa che emerge dall’incontro del 4 Novembre 2019, aperto da una breve introduzione di Marco Magnani (ex presidente dell’Associazione Alumni) ed Andrea Nervi; i due hanno infatti presentato agli studenti una rinnovata iniziativa di “mentoring”, che permetterà a ciascun collegiale di mettersi in contatto con un membro dell’Associazione che si è distinto in un campo affine ai propri studi, così da essere seguito ed aiutato nel proprio percorso.

Il vero fulcro dell’incontro è stata però la carriera da ingegnere di Davide Masi, laureato del Collegio e ora operation manager presso A.M.F Snaps, azienda produttrice di accessori per le maggiori industrie del mondo della moda. Dalla nascita al diploma scientifico, dalla laurea in Ingegneria Chimica presso “La Sapienza” di Roma fino ai numerosissimi incarichi lavorativi, Masi ha fatto un vero e proprio excursus sulla sua vita, particolarmente segnata dal periodo trascorso al “Lamaro Pozzani”, che gli ha permesso di acquisire competenze in materia economica, risultate poi fondamentali nel suo lavoro. Dopo la laurea, l’esperienza militare e due corsi di formazione (il primo all’Istituto Francese del Petrolio, l’altro alla scuola di specializzazione in sicurezza e protezione industriale) la sua carriera è stata estremamente variegata: grazie alle competenze sviluppate e affinate sia sul campo che tramite lo studio, ha ricevuto proposte da aziende in tutta Europa e ha conseguito la prestigiosa certificazione “Black Belt” di Six Sigma. Fondamentale è stata poi l’esperienza alla Whirpool, in cui ha avuto modo di applicare per la prima volta la “lean production” (“produzione snella”), una filosofia produttiva che permette di individuare e minimizzare gli sprechi aziendali.

L’ingegner Masi ha però posto anche l’accento sull’impegno, parallelo a quello lavorativo, nella protezione civile, in cui è stato spinto ad entrare dopo aver assistito ad un incidente mortale in strada: da quel momento, egli si è prodigato per aiutare e soccorrere le persone in difficoltà, anche in casi estremi come i terremoti di Amatrice e L’Aquila. Insomma, nella vita non bisogna certo dedicarsi solo alla propria carriera. Per quanto riguarda la professione da ingegnere, invece, Masi ha ribadito più volte come essa possa offrire strade totalmente differenti le une dalle altre: dalla progettazione, più vicina agli studi universitari, ad incarichi sempre più improntati alla gestione di risorse, sia materiali che umane.

Il dibattito con gli studenti del Collegio è quindi virato velocemente su un tema fondamentale: l’utilizzo della plastica nell’industria e nella vita quotidiana e la sua sostituzione con materiali biodegradabili. Anche in questo caso, Davide Masi ha saputo essere estremamente chiaro: è bene cercare di ridurre l’inquinamento e gli sprechi, come d’altronde le più grandi aziende stanno cominciando a fare, ma è importante tenere a mente che per moltissime applicazioni la plastica rimane ancora il materiale più valido. Bisogna dunque puntare, secondo l’ingegnere, a riciclare e a razionalizzare l’uso dei materiali plastici, piuttosto che sostituirli con “soluzioni” che potrebbero essere anche più dannose.

Per tutto l’incontro si è respirata un’aria di familiarità ed è stato evidente che i tre “Alumni” siano ancora estremamente affezionati alle sale dove hanno trascorso i loro anni universitari. Così, durante la conclusione della serata, Davide Masi non ha esitato a spendere del tempo con gli studenti per raccontare più a fondo la propria esperienza al “Lamaro Pozzani” e sottolineare che, oltre quello puramente accademico, la comunità ha un enorme valore aggiunto: le relazioni “umane” instaurate con i propri colleghi.