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Banche tra crescita e tecnologia
La 51° Giornata del Credito

Attività didattiche esterne

09.10.2019

di Riccardo Gobbato

Venerdì 4 ottobre 2019, presso la Sala della Clemenza del Palazzo Altieri di Roma, si è tenuta la 51^ Giornata del Credito, nella quale si è discusso della stabilità e dell’efficientamento del sistema finanziario dalla dimensione d’impresa ai vantaggi e rischi della tecnologia digitale.

L’evento, presieduto dal Cavaliere del Lavoro Ercole Pellicanò, ha visto tra gli ospiti l’avvocato, nonché Vice Direttrice Generale di Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli, che ha iniziato la discussione con il problema della crescita economica in Italia e in generale nella zona Euro. Ha ricordato come per una crescita stabile siano necessarie delle banche affidabili affiancate però dalla presenza di capitali e investitori. Ha poi osservato il problema della scarsa alfabetizzazione digitale degli italiani che si aggira intorno ad un 44% della popolazione, problema che si ripercuote sul mondo delle banche e delle imprese. Queste ultime faticano ad investire nel progresso tecnologico e digitale a causa degli scarsi incentivi. In Italia infatti, delle aziende di piccola e media grandezza, solamente il 20% sostiene lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie avanzate. L’avvocato ha infine concluso sostenendo che il processo italiano di digitalizzazione è iniziato ma che, dati alla mano, è ben lontano dalle medie europee.

A seguire ha preso parola il coordinatore della tavola rotonda, nonchè professore di politica e teoria monetaria, presso l’università Luiss, Giorgio Di Giorgio, il quale ha aperto la discussione della tavola rotonda con un’osservazione sulla crescita economica italiana che è stata stabile fino agli anni ’90, ma che poi ha cominciato a diminuire fino ad arrivare ad una crescita nulla nell’anno 2018, contro una media mondiale del 3% e in particolare contro il 4-5 % dei paesi in via di sviluppo. Ha spiegato, quindi, che uno dei problemi maggiori è la presenza in Italia di microimprese che non investono e non puntano a crescere. Tale questione è stata ripresa dal Presidente del Gruppo Tecnico Credito e Finanza di Confindustria Matteo Zanetti, il quale ha spiegato che queste rappresentano il 96% delle aziende italiane e che per una crescita stabile è necessario investire sull’industria 4.0 per favorire l’offerta e la competitività, dimostrando la stessa convinzione del Vice Presidente dell’ABI Stefania Bariatti.

Importante anche l’intervento del Presidente di Banca IMI Gaetano Miccichè, che ha evidenziato il divario tra le regioni del Nord e quelle del Mezzogiorno, il problema della crescita nulla e il dramma della disoccupazione giovanile, problemi risolvibili solo con un intervento decisivo del Governo sullo sviluppo del turismo, dell’industria, della sanità e delle infrastrutture.

Tale sviluppo, per il Segretario Generale IVASS Stefano De Polis dovrà essere però accompagnato da un’innovazione tecnologica, un controllo e una tutela maggiore del consumatore e un utilizzo intelligente dei big data. Infatti, con questi comportamenti, come ha esposto il Presidente di FITD e CBI S.c.p.a. Salvatore Maccarone, la digitalizzazione porterà uno sviluppo positivo accompagnato dall’aumento di posti di lavoro sul campo delle nuove tecnologie. A concludere la tavola rotonda, infine, è stato l’intervento del Presidente di Banca Popolare delle Province Molisane Luigi Sansone, che ha evidenziato i pregi delle piccole imprese e la stabiltà della Banca Molisana. La giornata si è conclusa poi con i premi di laurea “Francesco Parrillo” e il saluto del Cavaliere Ercole Pellicanò.