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Sostenibilità e qualità, Massimo Carrara: Così ci si distingue sul mercato

Incontri con i Cavalieri del Lavoro

10.04.2019

di Giulio Pecile

“Per essere diversi occorrono grandi investimenti e saper guardare avanti”. È con questa riflessione che si conclude l’intervento di Massimo Carrara,  Cavaliere del Lavoro dal 2018 e presidente di Cartiere Carrara. Per cominciare, l’ospite ha parlato della sua attività, significativamente cresciuta nel corso dell’ultimo decennio. Ne è un esempio il numero dei dipendenti, passato da 63 a 558 unità, con un’età media di 42 anni. Con una produzione annua di 240.000 tonnellate di carta, Cartiere Carrara rappresenta in Italia una realtà di eccellenza, la cui attività le ha consentito di attestarsi al settimo posto nella produzione europea di carta tissue.

Il segreto del successo, secondo il Cavaliere, risiede principalmente nell’attenzione alla sostenibilità, cioè nella capacità di investire a lungo termine con un occhio di riguardo all’ambiente. Essere ecosostenibili significa infatti investire in ricerca, che ha consentito a Cartiere Carrara, ad esempio, di ridurre sensibilmente il consumo di acqua rispetto ai suoi principali concorrenti. Scelte a favore dell’ambiente che potrebbero sembrare, a uno sguardo inesperto, investimenti a fondo perduto. Ma in realtà non è così, spiega il Cavaliere, perché un’impresa che punta sulla sostenibilità ha un vantaggioso ritorno di immagine, che le consente di distinguersi e di farsi apprezzare in un mercato competitivo.

Cartiere Carrara può inoltre vantare numerosi riconoscimenti, che dimostrano la sua costante attenzione alla qualità e alla sostenibilità in ogni fase della filiera produttiva: dalla cellulosa, la cui provenienza è garantita dalla certificazione Fsc, alla lavorazione delle materie prime, che subiscono trattamenti garantiti da Nordic Ecolabel, a cui si aggiunge inoltre ISO 50001, che invece assicura la corretta gestione delle risorse energetiche

L’attenzione al sociale del Cavalier Carrara non è però limitata alle sole certificazioni, ma si concretizza anche in numerosi interventi filantropici: rientrano tra questi la ricostruzione di un centro per soggetti disabili e finanziamenti destinati alla Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.