La Brexit al centro dell’incontro con il Cavaliere del Lavoro Gian Luigi Tosato, presidente onorario di Ericsson Telecomunicazioni e professore emerito di Diritto internazionale all’Università “Sapienza” di Roma, organizzato al Collegio il 19 gennaio scorso. Filo conduttore dell’intervento dell’esperto, già presidente della commissione per le Attività formative della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, il recente discorso del primo ministro inglese, Theresa May, sulle aspettative britanniche del divorzio tra Londra e Bruxelles.
Illustrate le problematiche costituzionali e burocratiche che derivano dalla procedura di uscita dall’Ue, Tosato ha posto particolare attenzione alle ragioni del voto referendario. Prima fra tutte, la volontà del Regno Unito di riprendere pienamente il controllo sulle norme interne e sulle politiche internazionali, rifiutando quindi organi sovranazionali europei di indirizzo e controllo. Ciò che il governo britannico auspica di poter raggiungere è un rapporto di “equal partnership” con l’Unione europea. Questa necessità di maggior controllo richiesta dalla Gran Bretagna, in particolare nell’ambito dell’immigrazione, ha costretto il governo inglese a una posizione di ripiego, ossia la completa uscita dal mercato unico europeo e dall’unione doganale.
Il Regno Unito – ha spiegato Tosato – non vuole tuttavia chiudere qualsivoglia rapporto in ambito economico con l’Ue, desidera bensì avere autonomia in ambito di politica commerciale ed è per questo che propone un “free trade agreement”, ossia una zona di libero scambio con l’Europa. In caso di mancata collaborazione da parte di Bruxelles, la Gran Bretagna ha già pronta un’alternativa: un cambio di modello economico del Paese, con una imposizione fiscale molto bassa per attrarre gli investimenti.