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L’On. Chiara Scuvera e gli Ing. Andrea Tiburzi e Luca Falò discutono del sistema brevettuale europeo e del tribunale unico dei brevetti.

L’On. Chiara Scuvera e gli Ing. Andrea Tiburzi e Luca Falò discutono del sistema brevettuale europeo e del tribunale unico dei brevetti.

La tutela giuridica della proprietà industriale, nonché le procedure atte al riconoscimento della tutela stessa sono state al centro dell’intervento introduttivo dell’Ing. Luca Falò, laureato del Collegio. Il brevetto, una volta riconosciuto, garantisce al soggetto che lo possiede di godere, per un periodo di durata ventennale, dei diritti di sfruttamento sull’invenzione. Il forte vantaggio competitivo che ne consegue spiega la complessità del processo decisionale atto a verificare la brevettabilità dell’invenzione: essa deve infatti rispondere ai requisiti di novità, inventività e applicabilità industriale. All’Ufficio Brevetti Europeo – ha spiegato l’Ing. Falò – i soggetti possono presentare un’unica istanza per la concessione di un brevetto, anziché brevettare indipendentemente nei singoli paesi.

L’On. Chiara Scuvera si è soffermata sulle caratteristiche del nuovo Brevetto unitario europeo, al quale l’Italia ha aderito nel 2015, sottolineando in particolare come la creazione di un Tribunale Unico dei Brevetti possa rappresentare un importante passo verso la semplificazione burocratica e normativa. Anziché delegare a livello nazionale tanto le disposizioni in materia fiscale quanto la giurisdizione sulle cause in materia di brevetti, il Tribunale Unico può garantire una centralizzazione di tutte le procedure; è evidente però che una tale cessione di sovranità in materia di tutela imprenditoriale pone anche questioni da valutare con grande attenzione.

L’Ing. Tiburzi ha illustrato alcuni di questi problemi, anche con specifico riferimento alle peculiarità dei diversi settori (per esempio quello farmaceutico), ponendo l’accento sul valore in termini di competitività garantito dagli istituti di tutela della proprietà industriale e intellettuale. Marchi, brevetti e diritto d’autore nascono, giuridicamente, come modalità di protezione dall’aggressività del mercato, a tutela appunto della capacità di innovazione e degli investimenti necessari per tradurla in applicazioni concrete da immettere sul mercato. Ma è proprio in questo modo che si traducono in un vantaggio competitivo irrinunciabile.