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Il Vice Presidente della Camera dei Deputati, On. Simone Baldelli, riflette sul bicameralismo e sul lavoro dei parlamentari.

Il Vice Presidente della Camera dei Deputati, On. Simone Baldelli, riflette sul bicameralismo e sul lavoro dei parlamentari.

 Nel giorno dell’anniversario delle prime elezioni politiche dell’Italia repubblicana, si è tenuto l’incontro con il Vice Presidente della Camera dei Deputati Simone Baldelli. L’ospite, accompagnato dal Vicesegretario generale della Camera e laureato del Collegio, Dott. Giacomo Lasorella, ha trattato il delicato tema del parlamentarismo oggi. 

Durante la serata, il Presidente Baldelli ha focalizzato l’attenzione sui principali meccanismi relativi al funzionamento del sistema bicamerale, soffermandosi in modo particolare sulle ragioni alla base delle regole che governano questa realtà. Benché alcune di queste ultime siano spesso oggetto di discussione e di critica, esse non furono una scelta improvvisata da parte dei padri costituenti; si trattò al contrario del frutto di una attenta valutazione dell’esperienza di un paese che usciva da una dittatura e tentava di impostare le basi di una solida democrazia rappresentativa. 

Il superamento del bicameralismo perfetto è, sicuramente, una delle questioni centrali attorno a cui si sviluppa il dibattito sulla riforma Costituzionale. L’obiettivo proposto è quello di un minore dispendio di tempo e di energie nell’attività legislativa. Tuttavia, un sistema di questo genere potrebbe essere esposto al rischio di prendere decisioni affrettate e, per questo, mal ponderate. Il sistema bicamerale era stato introdotto appunto per favorire, magari al prezzo di una minore rapidità, il varo di leggi più equilibrate Il Presidente Baldelli ha poi affrontato altri due “luoghi comuni” sulla politica: lo stipendio dei parlamentari e i loro vitalizi. Anche in questo caso, il suo obiettivo è stato quello  di spiegare i motivi delle scelte che vennero fatte  a suo tempo per tutelare l’autonomia e l’indipendenza dei rappresentanti della nazione. Non si tratta di difenderle ad ogni costo, ma di discuterle in modo informato e criticamente avvertito.