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Il Presidente D’Amato: Un impegno al servizio del Paese

Il primo incontro fra i nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato in occasione della Festa della Repubblica e la Federazione si è svolto anche quest’anno presso il Collegio

Il primo incontro fra i nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato in occasione della Festa della Repubblica e la Federazione si è svolto anche quest’anno presso il Collegio, a sottolineare la continuità fra l’eccellenza del mondo del lavoro e quella dei giovani che si preparano attraverso lo studio a raccogliere il testimone di un’eredità e di una sfida importanti.

Quelle degli imprenditori scelti dal Presidente Mattarella – ha sottolineato il Presidente della Federazione Antonio D’Amato – sono venticinque figure «che con il loro impegno hanno contribuito non solo alla crescita della loro azienda, ma allo sviluppo del Paese». Ed è proprio per assicurare anche per il futuro le basi di uno sviluppo che deve continuare a poggiare sulle basi della valorizzazione del merito e dell’equità che i Cavalieri del Lavoro investono da tempo sui giovani: il Collegio “Lamaro Pozzani” e il “Premio Alfieri del Lavoro” sono la testimonianza concreta di un rapporto di responsabilità condivisa fra le generazioni e una parte fondamentale dell’ampio programma di iniziative attraverso il quale la Federazione intende contribuire all’approfondimento dei principali problemi del Paese e alla ricerca delle migliori soluzioni.Dopo la consegna del distintivo di appartenenza all’Ordine ai nuovi Cavalieri, ha preso la parola Linda Orsola Gilli, presidente della Commissione per le Attività di formazione della Federazione. È «la capacità di spingersi in avanti – ha detto il Cavaliere Gilli – il motore di crescita e sviluppo della società» e la Federazione si fa interprete di questa consapevolezza «con iniziative concrete di formazione rivolte ai giovani che dimostrano il merito nello studio e che saranno la classe dirigente di domani». Rivolgendosi ai giovani del Collegio, il presidente Gilli li ha esortati a non trascurare nessuna delle molte “facce” alle quali il progetto formativo dell’istituzione si è ispirato: «Qualunque sarà la vostra strada nella vita, Voi porterete la coesione e l’orgoglio della famiglia Lamaro Pozzani e lo “stile” acquisito in Collegio: coltivare il gusto della sfida e saper agire con coraggio, spirito d’iniziativa, senso di responsabilità sociale. Valori forti, ancora più necessari oggi che siamo immersi in una crisi che molto prima che economica è proprio una crisi di valori». 

L’ultima parte della cerimonia, che si è svolta come sempre nell’Aula Magna intitolata al Cavaliere Rodolfo De Benedetti, è stata dedicata alla consegna delle medaglie d’oro ai laureati dell’ultimo anno accademico e dei diplomi conclusivi del “Corso di cultura per l’impresa – Cavaliere del Lavoro Gaetano Marzotto”, che è l’iniziativa formativa più importante e caratterizzante del Collegio. Presentando i laureati e i laureandi, il direttore scientifico del Collegio, Stefano Semplici, ha sottolineato la continuità fra il valore personale e sociale del titolo di Cavaliere del Lavoro, conferito a cittadini “benemeriti” per i loro successi imprenditoriali ma anche per il loro contributo alla crescita culturale e civile del Paese, e gli obiettivi delle attività del Collegio, che saranno aggiornate ed ampliate proprio puntando a “tenere insieme” i grandi principi della libertà e della responsabilità.