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Giovanni Maria Flick: “Elogio della dignità”.

Lunedì 23 febbraio gli studenti del collegio hanno avuto il piacere di incontrare Giovanni Maria Flick: “Elogio della dignità”, Presidente emerito della Corte Costituzionale ed ex Ministro di Grazia e Giustizia.

Nel suo intervento il Presidente ha riflettuto sul concetto di dignità, oggetto del suo ultimo saggio “L’elogio della dignità”, affrontandolo nelle sue varie declinazioni.

La dignità, valore intrinseco e inestimabile di cui tutti gli uomini in quanto tali sono partecipi, è definita come un ponte tra passato, presente e futuro. Essa si ancora a memoria e identità, permettendo di collegare le azioni compiute e gli errori commessi ad una responsabilità presente, che kantianamente si realizza nel trattare l’altro sempre come un fine, mai come un mezzo; la dignità, dunque, è attributo strutturale tanto dell’uomo religioso, quanto di quello laico.

L’Europa è nata nel segno del rispetto della libertà del singolo, memore della storia del Novecento e dei crimini commessi contro l’umanità con le esperienze dei totalitarismi, delle due guerre, della shoah e delle armi di distruzione di massa. In questo solco si inserisce la Costituzione italiana, che “pone la dignità come indice di concretezza dell’eguaglianza” nel rispetto del pluralismo e del personalismo,  esigenza affermata anche da altre carte nazionali e sovranazionali.

 Il Presidente ha poi  sottolineato come la dignità, valore alla base della società civile e politica,

sia costantemente deturpata dalla corruzione: “i dignitari non dignitosi” e la politica strumentalizzata per i propri interessi sono l’emblema italiano dell’oblio della dignità.

Il dibattito con gli studenti ha toccato tematiche per le quali la dignità umana rappresenta un punto ineludibile, quali l’eutanasia, l’ergastolo e i diritti del condannato, il rapporto talvolta contraddittorio con la concezione del merito e i limiti all’azione dello Stato per la tutela del singolo cittadino.