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Andrea Nicolussi: lo enhancement fra libertà del soggetto e comunità.

Andrea Nicolussi: lo enhancement fra libertà del soggetto e comunità.

“La medicina potenziativa è il presente e il futuro della bioetica”. A  dirlo è Andrea Nicolussi, professore di Diritto Civile dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membro del Comitato Nazionale di Bioetica. Con il termine “enhancement”, ormai noto anche ai non addetti ai lavori, si indica una medicina non propriamente terapeutica, che mira a rafforzare alcune caratteristiche degli individui. Conciliare l’aspetto sociale della salute – come dimensione oggettiva e comunitaria – e quello individuale , inalienabile e inscindibile dal primo anche a livello costituzionale, diventa sempre più difficile. Alla pari degli Stati Uniti, che giocano la parte del leone lungo la frontiera della medicina potenziativa, anche l’Europa Occidentale registra una crescente “contrattualizzazione” del rapporto medico-paziente in una prospettiva sempre meno attenta alla dimensione della salute come “interesse” della collettività.

Uno spazio importante del dibattito è stato riservato al concetto di “obiezione di coscienza” e al conflitto tra “artificiale” e “naturale”,  un altro dei temi più dibattuti nella bioetica contemporanea.