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La libertà religiosa: un diritto umano fondamentale? Incontro con il Professor John Loughlin.

Il Prof. John Loughlin, direttore del Von Hügel Institute presso il St. Edmund’s College dell’Università di Cambridge, esamina il tema della libertà religiosa.

Da “error has no rights” a “the right to religious freedom has its foundation in the very dignity of the human person” (Dignitatis Humanae) corre un sentiero tortuoso e difficile da percorrere. Per svelarne il tracciato è intervenuto, il 29 novembre, il Professor John Loughlin, direttore del Von Hügel Institute presso il St. Edmund’s College dell’Università di Cambridge. L’incontro si è posto l’obiettivo di esaminare uno dei temi più discussi e più controversi nel panorama socio-politico globale: la libertà religiosa.
L’ospite ha focalizzato la sua attenzione sull’evoluzione storica della Chiesa Cattolica a partire dalla Riforma protestante. Se, in principio, Roma non si fece promotrice di una diffusa tolleranza religiosa e si manifestò restia ad accettare l’avvento della modernità, essa fu capace di rinnovarsi e di mutare atteggiamento, come testimoniano la Rerum Novarum di Leone XIII e la succitata Dignitatis Humanae. Il rapporto tra politica e religione rimane tuttavia declinato secondo prospettive diverse: se la Francia, patria dell’illuminismo, si basa su un forte secolarismo, gli USA, culla della democrazia, avvertono con forza la religiosità, tanto che un presidente dichiaratamente ateo continua per molti a restare “impensabile”. È difficile stabilire sino a che punto la fede possa introdursi nella sfera pubblica, sino a che punto il nàos e l’agorà possano mescolarsi.
Sollecitato da numerose domande degli studenti, il prof. Loughlin ha poi trattato questioni di maggiore attualità: la situazione dell’Egitto, il futuro dell’Italia e dell’Europa, la collocazione della libertà religiosa in un mondo nuovo, multiforme e magmatico?