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Il problema dell’arsenico ieri e oggi: incontro con il prof. Mottana.

Quarto incontro frutto della collaborazione fra Accademia dei Lincei e Collegio “Lamaro Pozzani”. Il prof. Annibale Mottana ha parlato della presenza di arsenico nelle acque nei suoli.

Lunedì 18 aprile si è svolto il quarto incontro frutto della collaborazione fra Accademia dei Lincei e Collegio “Lamaro Pozzani”. Il prof. Annibale Mottana, docente ordinario di Mineralogia presso l’Università degli studi di Roma Tre, è stato nostro ospite per una serata dedicata al tema della presenza di arsenico nelle acque e nei suoli.

L’arsenico, noto sin dall’antichità come veleno mortale, è da considerare un fattore di rischio per la salute umana. Può avere origine naturale, dovuta alla peculiare composizione delle rocce, o antropica, conseguente all’apertura di miniere nei pressi di corsi d’acqua. Vi sono diverse zone nel mondo, quali ad esempio il Bangladesh, nelle quali il consumo di acqua con elevati quantitativi di arsenico si associa allo sviluppo di diverse patologie: malformazioni fetali, tumori e arsenicosi.

La direttiva europea 98/83/CE stabilisce come concentrazione massima di arsenico nelle acque il valore di 10 µg/l e il limite di 50 µg/kg per ogni sito. Regioni come il Lazio, parte della Sardegna e della Toscana presentano un notevole tasso di inquinamento delle acque, mentre i suoli del Cosentino e del Salento riscontrano una percentuale di arsenico molto alta.

In particolare, per il problema della contaminazione delle acque, l’Unione Europea ha concesso all’Italia deroghe, con scadenza 31/12/2012, per l’immissione nella rete idrica di acqua con contenuto massimo di arsenico pari a 20 µg/l.

L’incontro si è concluso con il consueto dibattito. Il prof. Mottana ha risposto alle curiosità in merito al problema della contaminazione dei suoli e delle colture e alle metodiche di depurazione delle acque.