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Ricerca e innovazione nel sistema pubblico.

Gli studenti incontrano due laureati del Collegio discutendo di ricerca e di innovazione nel sistema pubblico.

Trasversale e di grande attualità è il tema discusso il 14 dicembre con due laureati del Collegio: i dottori Paolo Occhialini, coordinatore delle attività del Distretto tecnologico delle Bioscienze della regione Lazio e Sergio Talamo, giornalista professionista, editorialista e docente di Comunicazione e Giornalismo.

Richiamando gli storici distretti industriali, il dott. Occhialini ha definito la specificità di un Distretto tecnologico: valorizzare i risultati della ricerca pubblica e tessere una rete strutturata di rapporti con il sistema delle imprese. I reciproci vantaggi che derivano dalla collaborazione fra il mondo della ricerca e quello della produzione appaiono diversificati, ma, di fatto, concorrono indistintamente al rafforzamento della competitività del settore tanto in ambito nazionale quanto in quello internazionale. Il dott. Occhialini ha sottolineato in particolare l’efficienza del  Distretto tecnologico della Regione Lazio nella valutazione dei progetti per i quali vengono richiesti finanziamenti, valutazione che è da sempre un punto dolente per le istituzioni del nostro paese.

A seguire, il dott. Sergio Talamo ha illustrato le principali criticità legate alla pubblica amministrazione, proponendo come fulcro della sua riflessione il delicato rapporto tra singolo individuo e Stato: attraverso comportamenti troppo spesso autoreferenziali, se non decisamente “devianti”, i cittadini tendono di fatto a negare l’autorità dello Stato e, di contro, quest’ultimo irrigidisce, il più delle volte con scarso successo, i sistemi di controllo e di comunicazione – si pensi solo al “burocratese”. Nell’ottica di restituire più trasparenza, efficacia e valutazione ai servizi della pubblica amministrazione, il dott. Talamo ha evidenziato le novità  della Riforma Brunetta, che punta a garantire  non solo mezzi di rilevazione della customer satisfaction, ma anche aiuti concreti per  un’utenza sempre più eterogenea.

Parallelamente al miglioramento  della qualità dell’informazione e della comunicazione, è necessario che i cittadini prendano piena coscienza dei loro diritti come dei loro doveri. È il richiamo emblematico a quanto John F. Kennedy ebbe a dire nel 1962 : "Non pensare a cosa la tua nazione può fare per te, pensa a quello che tu puoi fare per la tua nazione".