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Energia e sviluppo sostenibile: una sfida globale.

L'ing. D'Onghia in occasione di un incontro sul tema dell'energia e della sostenibilità ci illustra i pro e i contro del nucleare.

Il 6 Dicembre 2010 è stato nostro ospite l’Ingegner Bruno D’Onghia, presidente di Edf Italia, in occasione di un incontro sul tema dell’energia e della sostenibilità.

Per far fonte alla crescente domanda energetica provocata dal boom economico-demografico, la messa  a punto di strategie sostenibili nel lungo periodo incontra difficoltà legate alla limitatezza delle risorse di idrocarburi e ai preoccupanti segnali dei cambiamenti climatici. L’aumento dell’efficienza energetica, le fonti di energia rinnovabile ed il nucleare costituiscono risposte utili a queste problematiche.

In Italia, come il Presidente D’Onghia ha evidenziato, l’approvvigionamento energetico si fonda in massima parte sull’impiego di idrocarburi e sulla totale assenza del nucleare (a seguito del referendum del 1987). Come sarà possibile soddisfare anche in futuro la domanda di energia nel rispetto dell’ambiente e dei vincoli internazionali? Le fonti rinnovabili, pur essendo tecnologie “giovani” con largo margine di progresso, presentano tuttavia alcuni svantaggi: sono capital intensive, hanno bassa densità e appaiono per il momento destinate a restare fonte di completamento a una produzione di base più stabile. Di qui l’idea di un “ritorno al nucleare”, che presenta problemi anche seri da affrontare (i costi dell’investimento, la sicurezza degli impianti, lo smantellamento dei rifiuti radioattivi), ma altrettanto numerosi e innegabili vantaggi (sicurezza di approvvigionamento, costi di produzione stabili, assenza di emissioni di gas CO2 equivalenti).

L’ing. D’Onghia ha concluso il suo intervento auspicando che il clima e l’ambiente siano protetti con regole di governance mondiale, che vengano migliorate le condizioni di accesso all’energia per i paesi meno sviluppati e che sia accelerata la ricerca mediante collaborazioni internazionali. È indispensabile l’impegno di tutti per vincere la sfida dell’energia nel quadro di uno sviluppo effettivamente sostenibile e duraturo.