La crisi economica mondiale che si è aperta nel 2008 e le misure adottate a livello internazionale per fronteggiarla sono state il tema del secondo incontro organizzato presso il Collegio dall’Accademia dei Lincei. Il prof. Quadrio Curzio, docente di Economia Politica all’Università Cattolica di Milano, ha spiegato agli studenti le ragioni che hanno condotto all’inevitabile esplosione di una “bolla” che si era gonfiata soprattutto a causa del pesante indebitamento di privati e famiglie, approfondendo poi i contenuti delle diverse fasi nelle quali si è articolata la reazione dei governi. Reazione che si è accompagnata anche alla valorizzazione di nuove forme di consultazione e collaborazione fra gli stati, se è vero che in soli due anni sono state ben 5 le riunioni del G20, fino all’ultima di Seoul.
In Europa, in particolare, i primi interventi sono stati finalizzati, come era d’altronde inevitabile, a garantire la tenuta del sistema bancario e finanziario. Subito dopo è stato necessario affrontare la crisi della Grecia ed è stata messa a punto una strategia di intervento che dovrebbe permettere in futuro di arginare prontamente il rischio che si ripetano situazioni di questo tipo. Ci troviamo adesso in una terza fase, caratterizzata da manovre di risanamento economico e di rilancio dell’economia. Ciò vale anche per l’Italia, che ha potuto limitare i danni, pur partendo da posizioni decisamente meno favorevoli di quelle di altri paesi, proprio grazie al basso livello dell’indebitamento privato.
L’incontro si è concluso con un momento di dibattito e l’intervento del Cavaliere del Lavoro Mario Sarcinelli, vice-presidente della Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei e della Commissione della Federazione dei Cavalieri del Lavoro responsabile dei programmi a favore dei giovani.