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“Il progetto DREAM”: incontro con il dott. Stefano Orlando e la Comunità di Sant’Egidio

Il dott. Stefano Orlando ha presentato agli studenti del Collegio il progetto DREAM, un programma per la prevenzione e la cura dell’Aids nell’Africa sub sahariana.

Secondo appuntamento per gli studenti del Collegio con la Comunità di Sant’Egidio: il dottor Stefano Orlando, accompagnato da Annarita Pescetelli, ha presentato il progetto DREAM, programma di prevenzione e cura dell’Aids nell’Africa subsahariana.

DREAM ha coinvolto stati come il Mozambico, il Malawi, l’Angola e la Nigeria. Questo “sogno” è l’acronimo di Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition e si presenta come un modello replicabile di approccio globale per la cura di questa terribile pandemia. Il progetto è partito nel 2002 e punta tanto a far diminuire il numero dei contagi quanto ad aumentare la speranza di vita dei sieropositivi. L’approccio è appunto completo: vengono offerti – anche se solo a 80.000 persone sul totale degli oltre 20 milioni di contagiati in questa parte del mondo – educazione sanitaria, trattamento e prevenzione della malattia, monitoraggio della popolazione a rischio, formazione di personale locale per l’autogestione dei centri di cura e informatizzazione delle schede mediche, per permettere fra l’altro veloci consultazioni dall’Italia all’Africa. Un grande lavoro, che richiede grandi fondi e un forte impegno; una sfida che la Comunità ha colto, partendo dal nulla e con l’obiettivo di dimostrare che non ci sono ragioni per trattare in modo diverso la malattia in Europa e in Africa. Obiettivo ampiamente raggiunto, se è vero che l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – si appresta a rivedere in questa direzione le linee guida per la cura dell’Aids nel continente africano.