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L’avvocato Sergio Ristuccia ricorda Adriano Olivetti e il suo pensiero.

L’avvocato Sergio Ristuccia, presidente del Consiglio Italiano per le Scienze Sociali, ha ricordato i punti salienti del pensiero di Adriano Olivetti, soffermandosi sulla questione fondamentale della formazione della classe dirigente.

A cinquant’anni dalla morte di Adriano Olivetti, l’avvocato Sergio Ristuccia ha incontrato gli studenti del Collegio per parlare del pensiero di questo imprenditore e politico appassionato, probabilmente “uno dei più grandi italiani del ‘900 ”.

Ristuccia – che oggi presiede il Consiglio Italiano per le Scienze Sociali,  – ha tracciato le linee essenziali della personalità di un uomo impegnato civilmente, che scese in politica non per sete di potere, ma per passione.
Spirito insieme teorico e concreto, Olivetti fu un precorritore di temi e problemi tanto nel campo dell’industria quanto in quello politico. In questa prospettiva, una questione centrale è sicuramente quella della formazione della classe dirigente.

L’ideale di Olivetti – ha sottolineato Ristuccia – era quello di un percorso formativo istituzionalizzato che non creasse tecnocrati, ma costruisse competenze finalizzate a valori precisi e supportasse la comprensione del rapporto tra politica e amministrazione, tra politica ed etica: una legittimazione all’esercizio di responsabilità importanti tramite un curriculum adeguato, senza per questo cedere alla tentazione di rinnovare l’antica tentazione platonica di un governo solo dei “dotti”.