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Etica e formazione, chiavi per il futuro. Il Presidente Salerno inaugura l’anno accademico 2025/26

20.11.2025

di Daniele Maria Falciglia*

Riunire alcuni degli studenti più virtuosi d’Italia significa creare un circuito culturale che porta le migliori qualità di ciascuno ad emergere; il Collegio “Lamaro Pozzani” non è una semplice residenza, ma una comunità fondata sui valori etici del lavoro e del merito: questo è stato il filo conduttore degli interventi che si sono alternati in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2025-26, tenutasi al Collegio mercoledì 19 novembre 2025.

La serata è iniziata con la prolusione del neopresidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Ugo Salerno, ingegnere e Presidente Esecutivo di Rina, gruppo multinazionale di consulenza ingegneristica, alla sua prima uscita pubblica dopo l’elezione. “Essere Cavaliere del Lavoro – ha spiegato il Presidente – non significa solo essere imprenditori di successo, ma vuol dire avere una responsabilità sociale: la cerimonia di investitura non è un suggello, un traguardo, ma un punto di partenza, un invito all’impegno per edificare una società più giusta. E il Collegio è proprio l’emblema di questo impegno: i Cavalieri del Lavoro, finanziandolo, scommettono sul futuro della nazione, contribuendo alla formazione di una futura classe dirigente meritevole e competente”.

In seguito, il presidente ha indicato alcune delle criticità che caratterizzano la nostra società, individuandone come genesi la mancanza di fiducia dei giovani nell’Italia: gli studenti più brillanti, complice una società statica in cui l’ascensore sociale sembra ormai essersi bloccato, non scommettono più sulla loro terra natale, preferendo esportare le loro conoscenze in altri Paesi, che si arricchiscono della loro professionalità. Circa il 44 % degli espatriati italiani ha tra i 19 e i 34 anni – come può sperare in un miglioramento una società anziana senza le sue menti più brillanti?

Il Presidente Salerno, tuttavia, ha individuato tre possibili cure a questi problemi: Università che puntino di più sul merito, la conglomerazione della miriade di microaziende italiane con l’obiettivo di creare realtà imprenditoriali forti capaci di competere nel mercato internazionale e la semplificazione dell’apparato normativo.

Dopo l’intervento del Presidente, il Cavaliere del Lavoro Luigi Abete, Presidente della Commissione per le Attività di formazione del Collegio, ha ricordato l’importanza di un valore quale la libertà, che può essere pienamente interpretato solo da persone capaci di discernere le polarità del reale e che sappiano sottrarsi alle categorizzazioni facili. “Ricordati di dire grazie a tutti, ma non sentirti mai obbligato a ringraziare qualcuno” – ha ammonito il Cavaliere del Lavoro. Il professore Sebastiano Maffettone, Coordinatore del Comitato Scientifico, ha sottolineato la missione del Collegio, quella di offrire un’istruzione superiore etica. Ha anche individuato nella filosofia greca, nel diritto romano e nel cristianesimo le basi per ricostruire un’identità europea condivisa. Infine, il rappresentante degli studenti Giovanni Luca Palombella, studente al quarto anno di fisica, è intervenuto per ringraziare il Presidente per le sue parole ed esprimere l’affetto che gli studenti nutrono per il Collegio, un luogo dove è possibile camminare e costruire insieme.

In seguito, i 13 nuovi studenti sono stati premiati con la cravatta o il foulard ufficiale del Collegio: Martino Casarotto – Giurisprudenza, Sapienza; Marco Pio Castiglione – Medicina e Chirurgia, Tor Vergata; Mariagiulia Ciampi Cioni – Ingegneria gestionale, Sapienza; Rebecca Gallesi – Ingegneria energetica, Sapienza; Giulia Lodi – Lingue e civiltà orientali, Sapienza; Raffaello Pio Marino – Fisica, Sapienza; Lorenza Mergiotti – Ingegneria gestionale, Sapienza; Chiara Moretti – Fisica, Sapienza; Angelica Musso – Matematica, Sapienza; Marco Oliva – Business administration and economics, Tor Vergata; Margherita Poggi – Scienze Politiche, Sapienza; Samuele Ranieri – Giurisprudenza, Sapienza; Alba Ruci – Medicina e Chirurgia HT, Sapienza.

La conclusione dell’incontro è stata dedicata a un bilancio del progetto “Alunni per il sociale, esperienze di solidarietà”, che, promosso dagli ex-Alunni e dal Cavaliere Gianluigi Tosato, ispirato dal premio “Paola Piccini Tosato”, propone agli studenti del Collegio la partecipazione a delle esperienze di volontariato. Dopo un intervento del Cavaliere, che ha ricordato lo stretto legame che intercorre tra merito e solidarietà, e di Giorgio Ricci Maccarini, presidente dell’Associazione Alumni, che ha espresso la necessità per i giovani di formarsi una coscienza sociale, Margherita Cesario, studentessa al quarto anno di psicologia, ha raccontato la sua esperienza presso “L’isola che non c’è” a San Chirico Raparo (Potenza). Ascoltare le storie dei minori stranieri non accompagnati del centro – ha raccontato Margherita – è stato estremamente toccante, dal momento che le ha permesso di confrontarsi con un’umanità fragile.

*Allievo Collegio Universitario “Lamaro Pozzani”