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“Attualità in un luogo storico”: l’annuale incontro ad Ansedonia nella residenza del Cavaliere del Lavoro Ercole Pellicanò

25.06.2025

di Yassine Assannam

Nel suggestivo scenario di Ansedonia, antico avamposto romano oggi sobborgo affacciato sul mare di fronte al Monte Argentario, si è svolto, il 14 giugno, il tradizionale incontro annuale promosso dal Cavaliere Ercole Pietro Pellicanò. Assieme a sua moglie Lucia, ha ospitato gli allievi del Collegio Universitario dei Cavalieri Lamaro Pozzani nella sua residenza sul mare. Circa 70 persone tra collegiali e ospiti-oratori. Un’occasione, come ha ricordato lo stesso Pellicanò nei saluti iniziali, per ritrovarsi in un luogo storico per divulgare cultura e discutere di attualità.

Per la prima volta, l’incontro ha visto anche la partecipazione di una delegazione del Collegio ONAOSI di Perugia, un’apertura che sancisce, per usare le parole di Pellicanò, un evento svoltosi in un clima di gemellaggio tra le due realtà formative. L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del Cavaliere, a cui è seguita una breve introduzione della direttrice del Collegio ONAOSI, Angela Sancricca, che ha portato i saluti della presidente della CCUM Carla Bisleri, impossibilitata ad essere presente.

Il Cavaliere ha quindi richiamato con soddisfazione il percorso avviato con il Premio “Il Perugino”, iniziativa che, svoltasi a Perugia e arrivata alla nona edizione, si sta rivelando sempre più “terreno fertile per momenti di ordine culturale. A testimoniarlo anche la presenza del professor Massimo Massetti, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari della Fondazione Policlinico Gemelli, uno dei massimi cardiochirurghi italiani, già ospite del Perugino.

Introdotto dallo stesso Pellicanò con una rassegna delle sue specializzazioni e dell’impegno nel sociale, Massetti ha proposto nella sua eccellente prolusione alla assegnazione del Premio, dal titolo “Arte e Salute”, una riflessione sulla medicina contemporanea, criticandone l’eccessiva specializzazione che porta spesso a una frammentazione della cura. Mi piace definirmi medico, ha detto, richiamando l’importanza di una visione olistica del paziente e ricordando le attività di solidarietà portate avanti dalla Fondazione da lui diretta. Centrale nel suo intervento è stata anche l’idea de il bello che cura, in cui ha richiamato quanto da lui espresso al Perugino questo aprile, concetto che lega l’arte alla riumanizzazione della medicina, diventando oggi più che mai attuale.

Ha fatto seguito l’intervento della dottoressa Antonella Magliocco, responsabile della sede romana della Banca d’Italia, che ha presentato alcuni punti particolarmente significativi delle Considerazioni Finali tenute dal Governatore Fabio Panetta il 30 maggio. Si è parlato di economia globale, dove fattori d’incertezza come guerre e dazi alterano le previsioni e compromettono le basi di ogni “analisi prospettica. Sul fronte europeo, si è osservato un timido ritorno alla crescita, ma restano problemi legati alla viscosità delle risposte istituzionali, con un appello alla creazione di un mercato unico dei capitali e strumenti di debito condivisi.

Sul piano nazionale, l’economia italiana, ha ricordato Magliocco, mostra segnali di vitalità migliori delle aspettative, nonostante il peso del debito pubblico e la bassa produttività. Le banche, ha concluso, appaiono solide e ben patrimonializzate, pronte a sostenere il sistema nel suo percorso di crescita.

Di grande spessore l’intervento del professore Enrico Giovannini, economista, già ministro, nei governi Letta e Draghi, già presidente dell’ISTAT e oggi direttore scientifico dell’ASviS, presentato da Pellicanò come “il padre della sostenibilità in Italia”. Giovannini ha offerto una riflessione ampia e strutturata sul concetto di sviluppo sostenibile, sottolineando l’impatto del cambiamento climatico anche a livello locale, citando eventi ambientali gravi nella zona di Orbetello. “L’economia è solo un pezzo della storia”, ha affermato, esortando a un approccio integrato basato su dati ambientali, sociali e di benessere.

Il professore ha illustrato alcuni scenari costruiti con Oxford Economics, dal tendenziale al Net Zero, fino allo scenario Ci penserò domani” (Not In My Backyard, Not In My Term of Office), criticando l’inerzia dei decisori pubblici. Ha infine rilanciato il lavoro normativo dell’ASviS, con la proposta di inserire nella Costituzione l’impegno per l’ambiente e la giustizia intergenerazionale. “Abbiamo bisogno di voi. Non c’è più tempo, e questo è il tempo delle scelte”, ha concluso, mandando un messaggio chiaro ai giovani studenti.

In chiusura, ha preso la parola il Cavaliere del Lavoro Carlo Colaiacovo, imprenditore nel settore del cemento, che ha portato il saluto dei Cavalieri. Riconoscendo l’impatto ambientale del proprio settore, Colaiacovo ha denunciato l’inefficacia di alcune misure europee, come il sistema di tassazione sulle emissioni, nel contrastare realmente l’inquinamento globale, ribadendo però le potenzialità di una transizione, seppur lenta, verso un’economia più sostenibile.

A suggellare l’incontro, l’intervento dello studente Antonio Sibilla, allievo del sesto anno del Collegio Lamaro Pozzani, che con un commovente discorso ha condiviso la propria esperienza formativa, tracciando un percorso di crescita personale e accademica, stimolante per tutti i presenti.

Un evento, quello di Ansedonia, che ha saputo coniugare con equilibrio la bellezza del luogo, la profondità dei temi affrontati, l’autorevolezza e la simpatia degli ospiti, l’accoglienza generosa e calorosa del Cavaliere del Lavoro Pellicanò, a conferma di un’iniziativa che continua a distinguersi come momento privilegiato di riflessione, dialogo e formazione.