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Al via il nuovo anno accademico. Maurizio Sella: Siate classe dirigente. Amato: Europa strumento di pace

21.11.2022

Si è svolta questa mattina, lunedì 21 novembre 2022, la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”. All’inaugurazione sono intervenuti il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella, il Presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato, il Presidente della Commissione per le Attività di Formazione Cav. Lav. Luigi Abete, il Coordinatore del Comitato Scientifico del Collegio, Sebastiano Maffettone, e Gian Luigi Tosato, il Presidente emerito della Commissione per le Attività di Formazione, per l’assegnazione del premio “Paola Piccinini Tosato”.

Il Collegio Universitario di merito dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” è un luogo in cui chi sa bene qualcosa, chi ha fatto bene qualcosa, per piccola che sia, ha deciso di condividerla con le nuove generazioni per costruire un insieme proiettato al futuro del Paese”. Così il presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella, nel corso del suo intervento di apertura. “Nei suoi primi 50 anni – ha continuato il numero uno dei Cavalieri del Lavoro – il Collegio ha contribuito a formare circa 600 laureati, si tratta di numeri significativi: ogni contributo indirizzato a preparare al meglio la futura classe dirigente ha, per quanto circoscritto, un grande valore, perché esso non si esaurisce nella biografia dei singoli, ma concorre a rendere più fertile e ricca l’intera trama del tessuto civile, sociale ed economico. Agire per arricchire il futuro dei giovani equivale ad agire per arricchire il futuro dell’intero Paese.

Nel suo intervento il presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato ha ricostruito il percorso, da idea a realtà politica, dell’Unione Europea. “Gli statisti senza visionari non avrebbero saputo dove andare. I visionari senza gli statisti non sarebbero andati da nessuna parte”, ha scritto Altiero Spinelli, citato dal presidente emerito della Corte Costituzionale per sottolineare come per uno dei padri fondatori dell’Unione essa non dovesse essere uno strumento per smantellare gli Stati-nazione, ma “come messa in comune delle sole, grandi politiche trasversali: politica militare, politica estera, politica economica e monetaria”. “L’intreccio di tre fili rossi, Stato-nazione, federalismo e funzionalismo, ha caratterizzato e condizionato la formazione e la vita della Comunità Europea. Attraverso i trattati la Comunità Europea è diventata Unione Europea e proprio il Trattato di Maastricht ha aperto gli spazi più larghi a quell’Europa intergovernativa nei cui moduli operativi gli Stati avrebbero giustapposto i rispettivi interessi nazionali”.
Giuliano Amato termina la sua prolusione facendo riferimento all’emergenza climatica. “Davanti a noi, oggi, c’è la natura, a cui le nostre azioni non cooperative hanno fatto un grandissimo male. Potremmo affidarci alla speranza che sia essa a spingerci oggi alla concordia. Le tentazioni isolazioniste termineranno per la semplice ragione che ben presto diventerà a tutti evidente che non si tratta di custodire questo o quell’interesse nazionale, ma si tratta di tutelare e custodire il genere umano, la cui esistenza è sempre più a rischio a causa dell’emergenza climatica. L’Europa, in questo scenario, appare come il minimo livello decisionale per agire su questo fronte”.

Dovrete consolidare al meglio le vostre opportunità di crescita. Avrete – ha sottolineato il Cavaliere del Lavoro Luigi Abete, presidente della Commissione per le Attività di Formazione del Collegio Lamaro Pozzani – la possibilità di confrontarvi ogni giorno con i vostri colleghi collegiali in un ambiente che da mezzo secolo ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di un’attitudine: l’attitudine a fare e fare bene. I veri leader – ha concluso – sanno fare squadra, le leadership oggi o sono collettive o non sono”.

Nel corso della cerimonia è stato consegnato il Premio “Paola Piccinini Tosato”, promosso dall’omonima impresa sociale, assegnato ogni anno a un laureato o a una laureata del Collegio Universitario “Lamaro-Pozzani” che si sia distinto o distinta per l’impegno in attività finalizzate a scopi di solidarietà e utilità sociale. Ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato quest’anno Michelangelo Caserta, volontario dell’Associazione “Energie per i diritti umani Onlus” per un progetto destinato a sostenere le scuole d’infanzia rurali gestite dall’associazione nella regione di Thies, in Senegal.

IL COLLEGIO DEI CAVALIERI DEL LAVORO, FUCINA DI CLASSE DIRIGENTE

Il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” ospita circa 70 studenti provenienti da tutta Italia, iscritti a diversi corsi di laurea, selezionati attraverso prove particolarmente rigorose. Per l’anno accademico 2022-2023 sono stati ammessi 14 studenti da una rosa di 504 candidati.

Grazie al sostegno dei Cavalieri del lavoro, il Collegio non offre agli studenti solo l’ospitalità, ma anche programmi didattici integrativi di alta qualità, corsi di lingue, incontri con personalità del mondo istituzionale, imprenditoriale e della cultura, esperienze all’estero e scambi internazionali.

A testimonianza dell’eccellenza del modello educativo del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, nel 2019 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con proprio decreto, lo ha riconosciuto come “Collegio Universitario di Merito”.

Il Collegio ospita anche dottorandi di ricerca stranieri iscritti o che svolgono attività di ricerca presso università romane e, tra le iniziative volte a sostenere l’internazionalizzazione dei percorsi di studio, prevede la possibilità per gli studenti del Collegio di frequentare periodi di studio presso università straniere sulla base dei loro piani individuali di studio.

Da un’indagine svolta sui destini professionali dei 584 laureati tra il 1974 e il 2020 è emerso che il 41,7% dei laureati ha raggiunto posizioni dirigenziali nel settore dell’impresa e il 18,9 % è impegnato nel settore della ricerca come docente universitario o ricercatore di alto livello. Il 12, 5 % dei neo laureati, invece, occupa posizioni negli organi costituzionali (Camera, Senato, Corte Costituzionale), nelle organizzazioni internazionali e monetarie e nelle alte magistrature.

I tempi di inserimento nel mondo del lavoro dopo l’esperienza formativa nel Collegio sono risultati straordinariamente brevi. Particolarmente rilevante è il dato che vede accedere al mondo del lavoro, in meno di un mese, 6 neolaureati del Collegio su 10.

A coordinare le attività di formazione del Collegio è Luigi Abete, Cavaliere del Lavoro, Presidente Luiss Business School e della Fondazione BNL, affiancato da un Comitato Scientifico di cui fanno parte Sebastiano Maffettone, direttore dell’Osservatorio di etica pubblica Ethos (Business School Luiss), Patrizio Bianchi, economista e accademico, già ministro dell’Istruzione nel Governo Draghi, e Luigi Nicolais, già Presidente del Cnr e professore emerito di Scienza e Tecnologia dei Materiali presso l’Università di Napoli “Federico II”.

La video sintesi della giornata

Le interviste alle matricole 2022/2023