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“A research in economics. How does is look like?” Incontro con Privilage Hove

18.12.2021

di Francesco Minola

 

L’interesse per l’attività intellettuale e l’ambizione di contribuire allo sviluppo del sapere umano spinge ogni anno molti studenti ad intraprendere il percorso del dottorato. Privilage Hove, che risiede in collegio e ha iniziato il suo percorso di ricerca in economia all’Università degli studi Roma Tre, ha descritto agli studenti del Lamaro Pozzani il tipico svolgimento di un PhD nella sua materia.

Nel primo periodo, dopo aver scelto i propri supervisori, tipicamente ci si dedica alla frequenza di corsi avanzati. È infatti propedeutico all’inizio dell’attività di ricerca l’affinamento della comprensione della disciplina di proprio interesse e lo sviluppo delle relative competenze, in questo caso matematiche ed informatiche, sempre più importanti nell’ambiente accademico.

Il primo vero passo nello sviluppo della ricerca è poi delinearne l’oggetto, ossia individuare le domande a cui si vuole dare una risposta. Nel fare ciò vanno anche enunciati i motivi che hanno spinto a tale scelta: nel caso dell’economia, spesso a stimolare la curiosità è l’impellenza di questioni di stretta attualità, come ad esempio l’ascesa economica cinese o la Brexit. Sono poi formulate alcune previsioni sull’esito dello studio, pur nella consapevolezza che i complessi fenomeni sotto analisi difficilmente rispetteranno le aspettative.

Giunge quindi il momento della literature review: l’approfondimento della ricerca già realizzata e pubblicata da altri sul tema che si vuole studiare. Possono essere approfonditi sia gli studi di teoria, con il fine di capire il sistema di riferimento in cui si innesta il problema in oggetto, sia le precedenti analisi di dati, col fine di acquisire maggiore consapevolezza dei fatti che circondano il fenomeno.

Successivamente nella ricerca in ambito economico la natura del fenomeno che si intende studiare costringe ad effettuare alcune ipotesi semplificative: queste determineranno a quali nozioni di teoria e modelli matematici si farà riferimento. Avendo effettuato tali scelte, si procede poi ad effettuare simulazioni al computer, sfruttando i numerosi software a disposizione della comunità accademica, capaci di effettuare significative previsioni.

È poi richiesta un’indagine empirica: questa può essere effettuata in un laboratorio (soprattutto nello studio dell’economia comportamentale) o sfruttando casi di studio presi dall’effettivo funzionamento del sistema economico, quando un fenomeno per certi versi affine a ciò che si intende studiare si è già verificato: ciò accade ad esempio quando un governo cambia una legge od una politica economica.

A ciò deve seguire l’analisi dei dati, necessaria per verificare le previsioni effettuate. Non è sempre possibile trovare il database perfetto, per questo motivo è spesso necessario unirne più di uno o addirittura effettuare sondaggi o nuove ricerche. Tali dati sono trattati con avanzati strumenti statistici, al fine di raccogliere il massimo contenuto informativo possibile ed individuare eventuali correlazioni tra le variabili che descrivono l’oggetto dello studio. A ciò dovrebbe poi seguire l’elaborazione di grafici efficaci, che rappresentino con immediatezza il risultato dell’analisi empirica effettuata.

La ricerca non rappresenta solo un’insostituibile opportunità per lo studio approfondito di una materia, ma anche un viatico per esercitare lo spirito critico al massimo delle sue potenzialità; questa deve perciò essere sempre mediata da un metodo rigoroso, che si impara solo mettendosi alla prova, soprattutto se guidati, come in un dottorato, da esperti della materia.