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Discutendo di ingegneria civile, incontro con il dottorando Martins

Incontri serali

04.03.2020

di Riccardo Gobbato

Ponti, edifici edilizi, palazzi, “oscillazioni, di questo e di molti altri aspetti dell’ingegneria civile si è discusso nel corso dell’incontro tenuto lunedì 2 marzo 2020 con il dottorando Juliano Ferreira Martins, studioso di Structural and Geotechnical Engineering all’università “La Sapienza” di Roma e ospite del collegio Lamaro Pozzani nell’ambito del programma dei dottorati internazionali.

La presentazione, intitolata “Topics about structural engineering”, era divisa in una prima parte, nella quale sono stati presentati gli argomenti del corso di ingegneria strutturale, i problemi tipici e le possibili soluzioni studiate, ed una seconda, in cui è stato mostrato il risultato di un esperimento svolto dal relatore, la cui presentazione è stata seguita da una discussione che ha permesso agli studenti di chiarire i concetti spiegati e chiedere ulteriori informazioni.

Durante la serata è stato spiegato che l’ingegneria civile è il ramo dell’ingegneria preposto alla progettazione di manufatti e infrastrutture destinati all’uso civile e quindi a tutti gli ambiti relativi: edili, geotecnici, infrastrutturali, idraulici, strutturali e urbanistici. Ci si è soffermati in particolare sull’ambito strutturale il quale concerne il campo della costruzione delle varie strutture quali ponti, edifici edilizi, palazzi. Tale ramo si fa carico anche dell’analisi strutturale e dello studio delle modalità costruttive fino alla redazione del manuale di manutenzione. Come è stato spiegato, una delle materie fondamentali è la dinamica delle costruzioni la quale permette uno studio delle soluzioni a problemi strutturali dovuti a terremoti, maremoti e condizioni atmosferiche varie.

Riguardo i rischi per una struttura dovuti a terremoti e a venti di alta intensità sono state illustrate diverse soluzioni, in particolare quella dei “vibration absorbers”, che stabilizzano la struttura nella quale sono montati contro movimenti violenti causati dalle vibrazioni armoniche, potendo in questo modo ammortizzare (il cosiddetto damping) l’oscillazione della struttura. Di questi, sono stati quindi presentati i vari tipi costruiti, tra i quali il “T.M.D.”, che è uno smorzatore a massa risonante, il “T.L.D.”, che funziona a liquido come il simile “T.L.C.D.”. Successivamente è stata presentata anche la possibile soluzione ai problemi tipici dell’ingegneria strutturale, ovvero il “T.M.D.I.” che è invece un nuovo ammortizzatore di massa con inerter.

L’incontro si è poi concluso con le domande degli studenti, i quali hanno chiesto degli approfondimenti riguardo il funzionamento di tali strumenti; il dottorando Julian ha successivamente spiegato l’esperimento da lui condotto, terminando l’incontro con una digressione sui “piezoelettric materials”, ovvero materiali cristallini in grado di polarizzarsi, i quali aiuteranno sempre di più gli ingegneri su questo campo.