Il Cavaliere piemontese ha esordito sottolineando l’importanza del cemento quale polvere "miracolosa" e resistente che riesce a modellarsi in un’infinita varietà di soluzioni. Il suo intervento si è poi concentrato sul profilo globale della sua azienda, che opera in 12 paesi e ha recentemente completato l’acquisizione al 100% di una delle più importanti aziende tedesche operanti nel settore. Passione autentica, conoscenza, desiderio di fare e affidabilità: sono questi i valori chiave per l’imprenditore, sui quali continuare a contare per affrontare anche un momento così difficile come quello che l’Italia sta attraversando.
Rispondendo alle domande degli studenti, il Cavaliere Buzzi ha quindi approfondito il tema del costo dell’energia (particolarmente importante per questo tipo di industria) e quello del rapporto fra le figure dell’imprenditore e del manager, tornando a sottolineare la responsabilità del primo rispetto ai risultati che si raggiungono in tempi lunghi, senza inseguire un successo solo di breve periodo. Quella della Buzzi è peraltro la storia di un’impresa che coincide con la storia di una famiglia, che è stata capace di allargare in un secolo il proprio raggio di azione da un ambito locale a un contesto globale, puntando sull’innovazione, sulla centralità delle risorse umane e sulla fedeltà alla propria “vocazione”.