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L’osservazione dello spazio da Galileo ai telescopi moderni.

L'osservazione dello spazio da Galileo ai telescopi moderni: questo l'argomento dell'incontro con Emilio Corsi, presidente dell'Unione astrofili italiani.

Il Collegio "Lamaro Pozzani" ha ospitato il dott. Emilio Sassone Corsi, presidente dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), che ha parlato dell’invenzione e dell’evoluzione dei telescopi dal Seicento a oggi.
Dopo una breve spiegazione delle iniziative e dell’organizzazione della Uai, il dott. Sassone Corsi ha esposto le scoperte di Galileo Galilei che, esattamente 400 anni fa, segnarono lo spartiacque tra un’epoca in cui gli studi astronomici erano quasi esclusivamente di indirizzo filosofico-umanistico (a esclusione delle fasi babilonese ed ellenistica), ed un’epoca in cui l’astronomia è diventata una scienza in senso proprio.
Successivamente l’incontro si è focalizzato sul progresso che i telescopi hanno subito nel tempo, dalla loro invenzione nel 1608 in Olanda, fino alla costruzione dei moderni osservatori astronomici e dei radiotelescopi, spiegando le caratteristiche tecniche di questi strumenti e i fenomeni fisici che permettono il loro funzionamento.
Infine il dott. Sassone Corsi ha fatto una panoramica dei più importanti osservatori internazionali e di quelli che sono attualmente in costruzione. Uno di questi è l’E-ELT, il più grande telescopio ottico mai realizzato, nella cui progettazione è di primaria importanza la partecipazione italiana.