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Un viaggio nella letteratura insieme a Valerio Magrelli

Incontri serali

Roma 25.10.2017

di Giosuè Apicella

Nel primo appuntamento del ciclo di incontri dedicati all’arte e la cultura, il Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani” ha ospitato Valerio Magrelli. Docente ordinario di Letteratura Francese presso l’Università degli Studi di Cassino e critico letterario, Magrelli è tra i più illustri poeti italiani viventi e traduttore di numerose opere, soprattutto di autori francesi.

Magrelli ha aperto l’incontro scegliendo di richiamare le origini per spiegare il presente: dobbiamo immaginarci la letteratura nel mondo di oggi come un viaggio epico tra Scilla e Cariddi, un percorso delicato attraverso due scogli da evitare. La domanda così sorge spontanea: di quali ostacoli parliamo?

Tutti i libri hanno un loro fascino, ma non tutti sono creati per lo stesso obiettivo e sarebbe «criminale» confonderli. Ci sono infatti autori capacissimi di un’ottima produzione, che non fa più scollare gli occhi del lettore dalla pagina, sedotto da quell’oggetto di intrattenimento che ha fra le mani; è quell’attrazione irresistibile, che sa tenerci occupati e ci fa «ammazzare» il tempo libero della vita in maniera, semplicemente, piacevole. Ci sono poi «pessimi scrittori», che però non smettono mai di ricercare e sperimentare, raggiungendo un livello di complessità e novità tale da impressionare e sconvolgere il lettore, ribaltandone le certezze di una vita e facendogli spalancare gli occhi sulla pagina: questi sono gli autori capaci di letteratura, secondo Magrelli. Gli artigiani della vera letteratura sono quelli che sanno mostrare prospettive diverse e così «dilatare la potenza» del lettore, non migliorandolo come individuo, ma aumentandone le genetiche capacità, per espandere i suoi orizzonti percettivi e conoscitivi.

La letteratura è un viaggio, ma rimane il dubbio di capire quale sia la strada giusta per trovare quel piacere raffinato che essa genera, e non limitarsi all’intrattenimento effimero e impotente. Lo stesso Magrelli ha suggerito durante il corso della serata svariati consigli letterari in pillole, da dosare secondo le fasi della nostra vita e i progressi della nostra coscienza umana, ciascuno con una peculiarità che vale la pena scoprire, senza il rischio di divenire vittime degli eccessi in cui chi si avvicina all’arte della letteratura spesso scivola: il dire tutto a nessuno e il dire niente a tutti.

Leggere letteratura è una grande possibilità: un modo per conoscere, conoscersi, stupirsi e, sebbene da essa non dipendano l’intelligenza o la bontà di una persona, per chi impara a sfruttarla bene e a godere del piacere che racchiude, resta una bellezza tutta da scoprire.